Il castello di Uzzano è uno dei più antichi della Valdinievole. Esso sorge su di un poggio che separa il territorio di Pescia da quello di Buggiano, sovrastando il corso della Pescia Maggiore, che guarda mentre attraversa la città di Pescia per allargarsi poi verso la pianura, dove passava la via Cassia, in direzione di Lucca.
Leonardo da Vinci, nel foglio WRL 12685r (Royal Library di Windsor), rappresenta il castello mettendo bene in evidenza i corsi d’acqua che gli fanno da confine naturale, evidenziando il suo perimetro poligonale, protetto da torri e cinto da mura, sulle quali si aprivano la porta Nova, in direzione di Pescia, e la porta delle Pille, ancora esistenti. È invece andata distrutta la possente rocca, che venne definitivamente abbattuta verso la metà del 1800, in quanto pericolante. Non esiste più neppure la porta Tassinaia, che si trovava vicino alla chiesa che domina il borgo e la valle, rivolta ad oriente e di antica fattura romanica a navata unica, intitolata ai santi Jacopo e Martino, rispettivamente patroni di Pistoia e di Lucca. Il borgo mantiene il suo aspetto medievale: le costruzioni sono tutte in pietra, così come il Palazzo del Capitano del Popolo. Proseguendo lungo la strada, fuori dal paese, si incontra la località La Costa, dove esisteva un altro castello: qui troviamo ancora la piccola chiesa dedicata ai santi Bartolomeo e Silvestro.
Il comune tuttavia è diffuso in un territorio più ampio e la sede amministrativa si trova a valle, nella frazione di Santa Lucia, detta in Terrarossa, probabilmente proprio per il colore del materiale con il quale nelle fornaci della zona si realizzavano oggetti in terracotta di ogni tipo, in particolare quelli legati alle attività agricole o edili. Continuando da S. Lucia, in direzione di Pescia, attraversiamo anche la frazione di Sant’Allucio (anticamente denominata Campugliano), che ricorda l’omonimo santo che si prodigò in Valdinievole sia in opere di carità che nella gestione di ospitali che accogliessero i pellegrini che attraversando gli Appennini dalla valle della Lima, giungevano a Pescia per congiungersi al percorso della Francigena, senza dimenticare una sosta di devozione al Volto Santo di Lucca e a alla reliquia di S. Jacopo a Pistoia. Qui si poteva infatti attraversare il fiume Pescia grazie ad un ponte che fu distrutto nel 1430.
Sant’Allucio morì nel 1134 e nella chiesa presso l’ospedale di Campugliano, dove era stato sepolto, nel 1329 i rappresentanti delle “Castella della Valdinievole” concordarono la pace con il governo fiorentino. Le spoglie del santo vennero successivamente traslate nel Duomo di Pescia, ma l’urna che l’aveva accolto fino al 1710 è ancora conservata nella piccola cappella del Molinaccio.
Nella zona di Campugliano esiste anche la chiesetta di S.Erasmo, appartenuta alla famiglia Orlandi, che nel XV secolo fondò la prima tipografia pesciatina.
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Pescia, si estende lungo le due rive dell’omonimo fiume, come ce la rappresenta Leonardo da Vinci nel foglio WRL 12685r, disegnandone perfino i ponti. È così che compare anche nel dipinto della Madonna di Pie’ di Piazza (XV sec.), dove il fiume e il ponte svolgono un ruolo determinante nell’aspetto urbanistico della città. Essa ebbe tre successive cinte murarie, lungo le quali si aprivano almeno otto porte.
Buggiano faceva parte nel Medioevo di una confederazione di quattro terre murate comprendente anche Borgo a Buggiano, Stignano e Colle. Il Castello occupava una posizione privilegiata...