Il comune di Ponte Buggianese è nato nel 1883: fino ad allora il suo territorio faceva parte di Buggiano, come ci ricorda il toponimo.
Il primo nucleo abitativo sorse verso il 1500 lungo il torrente Pescia, intorno alla piccola chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, riedificata nel 1628 e in seguito intitolata alla Madonna del Buon Consiglio, della quale si conserva un’immagine sacra del XVIII secolo. La chiesa rappresenta oggi una suggestiva meta turistica soprattutto grazie al grandioso ciclo di affreschi realizzatovi nella seconda metà del secolo scorso dall’artista Pietro Annigoni e dai suoi allievi, e dedicato alla Passione di Cristo e alle scene dell’Apocalisse.
Questa località non viene riportata da Leonardo da Vinci nel foglio WRL 12685r (Royal Library di Windsor), in quanto la zona è stata a lungo paludosa, ma grazie alle bonifiche si è rapidamente trasformata in fertile e popolosa area agricola, sede anche di numerose industrie e attività commerciali. Ancora adesso però si trova situata ai margini del Padule di Fucecchio, al quale si accede, passando dalla località Anchione, nella parte denominata del Capannone, o della Dogana, antico punto di incrocio di uomini e merci: la dogana medicea del Capannone rappresentava infatti uno dei principali approdi di tutta la Valdinievole. Passa qui un canale navigabile che, attraverso quelli detti Maestro e Guisciana, si collega al corso dell’Arno. Da qui si accede anche ad un’area denominata La Monaca-Righetti, che fa parte della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio, istituita nel 1996.
La frazione di Albinatico, che per prima accoglieva le acque che dalle sorgenti termali di Montecatini si riversavano nel Padule, deve il suo toponimo non solo al biancore delle nebbie e delle brine autunnali nella luce del mattino, come ci ricorda Nori Andreini Galli, ma forse anche a quello spesso strato di candidi sali che nella stagione più calda si depositavano sul terreno, conferendogli un aspetto nevoso che ha favorito l’origine del toponimo Valdinievole e la devozione verso la Madonna della Neve.
La conoscenza della Valdinievole non può prescindere da quella del Padule di Fucecchio. Le sue acque, al tempo di Leonardo, la invadevano quasi interamente, sia a causa della depressione del terreno, sia per le numerose chiuse che impedivano il naturale defluire nell’Arno dei vari torrenti...
Questa località non viene riportata da Leonardo da Vinci nel foglio WRL 12685r (Royal Library di Windsor), ma lo troviamo probabilmente nella Carta Ms. Madrid II, f.22v e 23, o Carta del Valdarno, indicata con il termine Paluda...